L’Industria 5.0, che sembra essere il futuro della quarta rivoluzione industriale, a detta degli esperti ha in sé un grosso rischio: una digitalizzazione completa che potrebbe sostituire il lavoro dell’uomo con le macchine. Ci aspetta questo con l’arrivo dell’industria 5.0?
Solo 10 anni fa iniziava il cammino dell’Industria 4.0, oggi stiamo parlando di un nuovo cambiamento: la quinta rivoluzione industriale.
Gli esperti parlano di naturale evoluzione dell’Industria 4.0, che oggi impegna ancora l’ecosistema delle piccole e medie imprese italiane.
La nuova evoluzione industriale nasce dalla crescita sempre più veloce di tecnologie 4.0 in tutti i settori, ma in particolare nei settori dell’ICT, della robotica e dell’AI (Intelligenza Artificiale), che ci conducono velocemente alla realizzazione di Cyber Physical System (CPS) e dispositivi IoT sempre più performanti.
5.0 è o forse sarà, una Collaborative Industry, un modello caratterizzato dalla possibilità di interazione tra macchine ed esseri umani.
Lo scopo finale è aggiungere valore alla produzione per ottenere prodotti personali che assecondino le esigenze dei consumatori.
Ma l’industria 4.0?
Oggi siamo in piena Industria 4.0, tutti cerchiamo di perseguire l’accelerazione digitale, l’automatizzazione e l’interconnessione nei reparti e dei processi produttivi.
Abbiamo visto crearsi, evolversi ed essere operative le tecnologie come il Cloud Computing, Internet of Things (IoT) e Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata, la robotica, i Big data.
Industria 4.0 cosi come la conosciamo si basa sull’avvento di internet, che insieme alle nuove tecnologie, ha profondamente trasformato il mondo in cui viviamo e altrettanto i processi industriali.
L’Industria 5.0, che sembra essere il futuro della quarta rivoluzione industriale, a detta degli esperti ha in sé un grosso rischio: una digitalizzazione completa che potrebbe sostituire il lavoro dell’uomo con le macchine. Ci aspetta questo con l’arrivo dell’industria 5.0?
Forse no!
Una nuova rivoluzione industriale
BOT e COBOT
Non ci sarà una sostituzione dell’uomo con la macchina, ma attueremo l’incremento della “Super Smart Society”, una cooperazione intelligente tra macchine ed esseri umani.
I veri protagonisti dell’Industria 5.0 saranno le COBOT Applicazioni Software Intelligenti (bot).
I cobot, differentemente dai robot utilizzati oggi in produzione, sono robot collaborativi programmati per interagire con l’uomo, in spazi di lavoro comuni e condivisi.
La customizzazione del prodotto, infatti, non è possibile senza la guida della mente umana.
Lo scopo dell’Industry 5.0 è esattamente quello di utilizzare le capacità delle macchine per mantenere volumi di produzione molto grandi e, grazie alla cooperazione con l’uomo, rendere la produzione personalizzata e di qualità superiore.
E i BOT?
I bot sono applicazioni di AI in grado di operare per un utente o un altro programma in un rapporto reciproco di scambio e collaborazione.
I bot sono già oggi molto utilizzati e in futuro lo saranno sempre di più nei contesti industriali e aziendali.
La personalizzazione e la cooperazione saranno i punti chiave del cambiamento dell’attuale industria 4.0 verso la nuova fabbrica del futuro.
La capacità unica dell’uomo nella determinazione di qualità e personalizzazione del prodotto, il riconoscimento del suo valore, rendono il ruolo “umano” fondamentale all’interno del paradigma 5.0.
Un nuovo mondo del lavoro con l’Industria 5.0?
Il nuovo paradigma impatterà anche il mondo del lavoro, nasceranno nuove posizioni lavorative, migliori e più specializzate.
L’utilizzo delle intelligenze artificiali nell’industria ha l’obiettivo di favorire i lavoratori, non di escluderli.
Quindi ridisegnare le attività umane in un ambiente integrato uomo-robot porterà ad una produzione più efficace e ci auguriamo “più leggera” per i lavoratori.
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